l'Antipatico

martedì 27 dicembre 2005

quanto sei brutta Roma, quando è sera

Probabilmente qualche romano de roma non sarà totalmente d'accordo con noi per il titolo dato a questo post, ma la cosa francamente non ci spaventa nè ci mette in fibrillazione anzi...Lo scopo principale era che volevamo levarci un sassolino dalla scarpa, un pò come faceva, in epoca remota ma non tanto, il buon vecchio picconatore, vale a dire l'ex Presidente Cossiga, che non le mandava certo a dire. Infatti noi le mandiamo a dire a voi, cari romani, che avete (purtroppo da sempre) la non propriamente sana abitudine di ridurre la città eterna in un eterno immondezzaio, soprattutto quando arrivano le feste, da santificare (non soltanto in chiesa) oppure da prendere a pretesto per divertirsi a sporcare di più e meglio le strade dei vari quartieri romani, nessuno escluso. Possiamo immaginare cosa accadrà la notte del 31 dicembre: tutti in questo momento staranno pensando ma cosa sta blaterando questo rompicoglioni qui, di che parla, io non ho mai buttato nemmeno una cicca per terra...già, tu forse no perchè non fumi (ed è una bella fortuna) ma il tuo vicino di pianerottolo sì, lui sì, con quella grassona della moglie che ogni volta che prende l'ascensore per arrivare al piano (ringraziamo il cielo che non l'ha sovraccaricato) ha la bella abitudine di infilare il chewing gum, oramai esausto della sua saliva, nella feritoia delle porte e come se non bastasse il figliolo brufoloso e ciccione ci omaggia della sua bella scatarrata all'uscita dal portone del palazzo, manco fosse Totti all'Olimpico...E vogliamo parlare dei vari tipi di coatti che concorrono al decoro della città con le varie gettate in corsa (dall'auto, dal motorino o dal bus) di pacchetti di sigarette vuoti, cicche, residui di paninazzi vari e chi più schifezze ne ha più ne metta? Non abbiamo messo (per pudore e per esagerato senso del non offendere gratuitamente) nel calderone dell'immondezzaio della Caput mundi i vari extracomunitari parassiti della città, anche perchè ci insozzeremmo col solo pensiero e immaginiamo la vostra comprensione di buoni cittadini educati e puliti: in poche parole lo specchio lindo e pinto della Capitale...Ci sorge però un dubbio: non è che abbiamo sbagliato il destinatario della nostra lettera di fine anno?

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