l'Antipatico

martedì 2 maggio 2017

elogio dell'onestà

Nella mia più che pluriennale esistenza non ho mai, e dico mai, trovato nemmeno cinque lire del vecchio conio o un centesimo dell'era moderna. Figuriamoci trovare 33.000 euro (http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/restituisce_portafoglio_33mila_euro_-2414479.html) e poi restituirli. Prima di scrivere questo post, leggero per la tematica trattata, mi sono chiesto come mi sarei comportato in una vicenda simile all'impiegato cinquantenne (quasi la mia stessa età) di Curtatone. Bene, forse l'avrei fatto anch'io ma non ne sono sicuro al 100%...Chissà, tra quanti mi stanno leggendo (in particolar modo ho un lettore che mi segue giornalmente da Reggio Emilia dal quale mi piacerebbe ricevere un commento al riguardo), come si sarebbero comportati se si fossero trovati in una situazione del genere. Si dice che l'occasione fa l'uomo ladro, ma l'onestà alla fine è quella virtù che paga la nostra coscienza, il nostro modo di vivere e di pensare. E che ci fa tranquillamente guardare allo specchio senza remore e senza paura di vergognarci. L'onestà paga sempre. Molto più di una ricompensa da qualche centinaia di euro. Per gli amanti della casistica e delle curiosità sul tema trattato, vi rimando ad un articolo di qualche tempo fa (http://www.nanopress.it/cronaca/2015/09/01/soldi-trovati-e-restituiti-i-casi-piu-eclatanti/39197/#refresh_ce).  

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