l'Antipatico

sabato 31 dicembre 2005

buon anno a tutti!

Questa volta, in via del tutto eccezionale, vogliamo sembrare meno antipatici del solito e augurarvi un felice 2006 svuotato di retorica, cotillons e ricchi premi, ma gradevolmente riempito di auspici meno nefasti di quelli che ci hanno accompagnato per tutto il 2005. L'augurio sincero a tutti i lettori di questo nuovo blog, inaugurato il giorno di Natale, lo facciamo con il calice in mano pieno di spumante italiano e con il cuore gonfio di speranza. PROSIT e buon pro vi faccia!

giovedì 29 dicembre 2005

compagni...senza merende


Come da previsione, il rumore delle mangiate (chiamiamole pure abboffate...) dei famosi compagni di merende (Consorte & Co.) alla faccia della collettività e del buon gusto, ha determinato un piccolo cataclisma societario sia all'UNIPOL che nelle altre sedi sporcate dalle mani degli affamati, noti e meno noti. Il presidente e il suo degno vice si sono dimessi dalle rispettive cariche perchè (come si dice in questi casi) non si vuole ostacolare il corso della giustizia e di conseguenza, loro, che hanno le mani linde ed immacolate, attendono tranquilli e sereni gli sviluppi, doverosi ed ineluttabili, della vicenda ANTONVENETA-BNL, con lo Gnutti che li segue a ruota (che compagni di merende sarebbero sennò...) e che si dimette dalla carica di consigliere del CdA; insomma un bel casino, con tutte le varie conseguenze possibili ed immaginabili. L'unica che non batte ciglio è, manco a dirlo, l'estranea del gruppo: Anna Falchi, la quale ha fatto un bel discorsetto in finnico-romagnolo al suo caro consorte Ricucci...sgancia il grano, altrimenti ti randello pure io, altro che i giudici...Immaginiamo la faccia leggermente lardosetta dello Stefano nazionale che oltre al sì ha dovuto dire anche il sissignora, con gioia incommensurabile dei suoi detrattori (pochi) e dei suoi italici invidiosi (tanti) della sua signora. Insomma un fine d'anno scoppiettante sotto tutti i punti di vista, con massima goduria di tutti noi che andiamo avanti tra stenti e bollette rincarate da pagare, e che abbiamo sempre pensato al "risiko bancario" come ad un nuovo gioco Ravensburger da fare sotto l'albero addobbato, magari senza i compagni di merende. Viva l'Italia!

mercoledì 28 dicembre 2005

Uni...ti si ruba meglio


Abbiamo trovato altri compagni di merende degni di encomio e solenne rispettabilità truffaldina. Abbiamo scovato una nuova banda bassotti del ventunesimo secolo da far impallidire gli sgangherati eroi di Walt Disney (e qui non c'è nemmeno l'ombra del commissario Basettoni...) dediti a rapine, senza mano armata ma con manolesta, a distrazioni di fondi del presidente (non meritano certamente la P maiuscola) a dirottare plusvalenze illecite sui consueti conti svizzeri e monegaschi, a divertirsi con i loro personalissimi risiko bancari conditi da aggiotaggio e insider trading, insomma in parole povere a RUBARE. Questi nuovi compagni di merende (economiche) rispondono con i loro nomi più o meni conosciuti sulla piazza (Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti, Emilio Gnutti, Stefano Ricucci, Sergio Billè, Giampiero Fiorani e mettiamoci pure lo zio Antonio Fazio...) agli interrogativi sorti spontanei dopo le prime notizie di stampa: "ma come cacchio hanno fatto a fregarsi tutti 'sti milioni di euro senza farsene accorgere?" Eh no, ad accorgersene se ne sono accorti, eccome! Soprattutto i direttori delle banche interessate al malloppo distratto (scusate l'eufemismo...) dagli interessi della collettività, dai conti correnti di ignari cittadini che affidavano le loro (poche) fortune nelle mani e nelle fauci di questi signorotti della politica e dell'economia, sempre pronti a sgargarozzarsi con il cibo (denaro) degli altri, mai con il proprio...Ed ora? Che ci resta di tutto ciò? Quale morale possiamo trarre da questa nuova e poco nobile favola degli anni duemila? Mah...abbiamo l'impressione che come al solito la morale sia equiparabile al famoso cetriolo che sappiamo tutti dove andava a finire...un luogo non propriamente profumato, proprio come il profumo preferito dai nostri cari compagni di merende!

martedì 27 dicembre 2005

quanto sei brutta Roma, quando è sera

Probabilmente qualche romano de roma non sarà totalmente d'accordo con noi per il titolo dato a questo post, ma la cosa francamente non ci spaventa nè ci mette in fibrillazione anzi...Lo scopo principale era che volevamo levarci un sassolino dalla scarpa, un pò come faceva, in epoca remota ma non tanto, il buon vecchio picconatore, vale a dire l'ex Presidente Cossiga, che non le mandava certo a dire. Infatti noi le mandiamo a dire a voi, cari romani, che avete (purtroppo da sempre) la non propriamente sana abitudine di ridurre la città eterna in un eterno immondezzaio, soprattutto quando arrivano le feste, da santificare (non soltanto in chiesa) oppure da prendere a pretesto per divertirsi a sporcare di più e meglio le strade dei vari quartieri romani, nessuno escluso. Possiamo immaginare cosa accadrà la notte del 31 dicembre: tutti in questo momento staranno pensando ma cosa sta blaterando questo rompicoglioni qui, di che parla, io non ho mai buttato nemmeno una cicca per terra...già, tu forse no perchè non fumi (ed è una bella fortuna) ma il tuo vicino di pianerottolo sì, lui sì, con quella grassona della moglie che ogni volta che prende l'ascensore per arrivare al piano (ringraziamo il cielo che non l'ha sovraccaricato) ha la bella abitudine di infilare il chewing gum, oramai esausto della sua saliva, nella feritoia delle porte e come se non bastasse il figliolo brufoloso e ciccione ci omaggia della sua bella scatarrata all'uscita dal portone del palazzo, manco fosse Totti all'Olimpico...E vogliamo parlare dei vari tipi di coatti che concorrono al decoro della città con le varie gettate in corsa (dall'auto, dal motorino o dal bus) di pacchetti di sigarette vuoti, cicche, residui di paninazzi vari e chi più schifezze ne ha più ne metta? Non abbiamo messo (per pudore e per esagerato senso del non offendere gratuitamente) nel calderone dell'immondezzaio della Caput mundi i vari extracomunitari parassiti della città, anche perchè ci insozzeremmo col solo pensiero e immaginiamo la vostra comprensione di buoni cittadini educati e puliti: in poche parole lo specchio lindo e pinto della Capitale...Ci sorge però un dubbio: non è che abbiamo sbagliato il destinatario della nostra lettera di fine anno?

tanti auguri dalla Camera...


Lo sospettavamo: quando il Presidente della Camera dei Deputati, Pierferdinando CASINI, nei giorni scorsi (a seguito dei numerosi interventi pro-amnistia) decise di convocare in seduta straordinaria la Camera, indicando il giorno 27 dicembre, per discutere la possibilità di un'amnistia (attesa dal 1989, solo lo scudetto dell'Inter manca da tanto tempo...) noi eravamo sconcertati, irritati e perplessi nello stesso tempo. Avevamo visto giusto quando pensavamo, a bassa voce, che le presenze dei deputati sarebbero state nell'ordine delle decine, visto e considerato il clima di festa che mal si concilia con gli impegni istituzionali; infatti leggiamo questa mattina dai siti on line dei quotidiani che ci sono circa 90 rappresentanti del popolo italiano, baldanzosi e forse orfani di regali natalizi bicamerali (chiedere è lecito, ottenere è d'obbligo) seduti sugli scranni in attesa del rompete le righe ordinato dal Presidente. La nota stonata e al contempo paradossale, al negativo ovviamente, è che i presenti in aula stamane sono meno della metà dei parlamentari firmatari nei giorni scorsi della petizione per la seduta straordinaria (circa 200), e, ciliegina sulla torta, la dichiarazione di Gasparri di AN che chiede a destra e a manca (nessuna allusione di schieramenti) se i deputati latitanti siano ancora sulle piste da sci, rischiando fratture scomposte e altro ancora che anche noi ci stiamo inconsciamente augurando, invece di essere presenti come mandato istituzionale e coscienza civica imporrebbe! Siamo pronti a scommettere ( e a perdere) un euro sull'eventualità che se il Presidente della Camera convocasse una seduta straordinaria per il 1° gennaio prossimo venturo per discutere dell'aumento delle spettanze mensili dei signori deputati e dei loro portaborse, la Camera dei deputati registrebbe il tutto esaurito, con risse e baruffe pur di accaparrarsi il conteso scranno...Siamo facili profeti, eh?

lunedì 26 dicembre 2005

meglio Onofrio o Gasperino?


Abbiamo avuto la gradita occasione di rivedere in dvd il film IL MARCHESE DEL GRILLO e la sensazione accomunabile a questi melensi giorni di festa è propria della morale storico-umanistica del film. In fin dei conti qualcuno di voi si riconoscerà nella figura cinica e libertina del marchese Onofrio del Grillo, qualcun altro si rispecchierà nella paperinaggine e nella maldestra sfortuna dell'esser debole e vassallato del carbonaro avvinazzato Gasperino, con tanto di moglie randellatrice stile Andy Capp. Sappiamo per certo che molti Onofrio, in questi giorni, baratterebbero tout court i panni maleodoranti ma fondamentalmente liberi del Gasperino di turno, pur di risparmiarsi gli incontri di prammatica con i tanti aristocratici e un pò rompicoglioni parenti (vicini e lontani) a base di baci, slinguazzate, sbiascicate lumachevoli e umidicce; in cambio si garantirebbero una bella partita a scopone scientifico o volgare briscola nella cantina degli amici del club "gomito alzato" gestita e garantita da Gasperino. Vuoi mettere un bel rutto liberatorio, con tanto di eco da hostaria, piuttosto che un ave e un pater snocciolati intorno al focolare domestico? Crediamo proprio che non ci sia paragone. Gettate la maschera o voi, ricchi Onofrio dei nostri stivali, e abbiate il buon gusto di ammettere che quello che abbiamo scritto lo sottoscrivereste ad occhi chiusi, senza tergiversamenti nè ripensamenti di alcun genere! Viva Il Gasperino che è in tutti noi! PROSIT!

domenica 25 dicembre 2005

le fregature della Rete


Abbiamo fatto nel pomeriggio una passeggiata virtuale nella blogosfera, tanto il clima freddo e piovoso non induceva in tentazioni cinematografiche (le solite cazzate natalizie di cassetta) nè tantomeno in quelle da promenades (viali allagati e tappezzati di foglie morte) e così ci siamo imbattuti in alcuni blog e in alcune pagine web (anche di giornali on line) che parlavano di una tipa (Pupa86) al centro di un semi-scandalo mediatico (secondo noi costruito ad arte...) a causa di alcune foto osè pubblicate (e successivamente rimosse) della tipa in questione su un blog di un altrettanto stralunato tipo che millantava requisiti taumaturgici sulle volontà spogliarellistiche della Pupa. Come si poteva facilmente prevedere, una muta di lascivi e pervertiti fruitori delle nudità da web si sono lanciati alle calcagna (per non dire le chiappe) dell'incauta giovanottona, un pò cerbiatta e un pò giovannona coscialunga, la quale prometteva strip mediatici ai suoi arrapati lettori. Dobbiamo dire che la cosa non ci ha lasciati basiti, nè tantomeno scandalizzati, proprio perchè ormai conosciamo a fondo le sfaccettature del genere umano, in particolar modo degli utenti del web, attirati (causa la loro cronica solitudine e incapacità nel comunicare con i propri simili) dalla facilità virtuale e globale nel cercare di sollazzarsi con le immagini hot di fanciulle più o meno disinibite, più o meno consezienti, tutte comunque alla ricerca di facile visibilità e speranzose di accalappiare il tordo di turno...Ma alla fine basta un click e tutto torna alla normalità, alla dura realtà. Game over...il sogno è finito!

tanto per esser chiari!


Abbiamo scelto un giorno particolare per iniziare la nostra avventura nella blogosfera. Il giorno di Natale è quello sintomatico per indicare bontà, gioia, carineria, stato d'animo da pastore di pecorelle smarrite. Noi invece abbiamo tutt'altro stato d'animo e predisposizione nei confronti del prossimo. Crediamo di esser stati chiari. Parliamo al plurale non per snobismo o alterigia, nemmeno per sufficienza letteraria, men che mai per disapprovazione nei confronti di chi la pensa al contrario. Semplicemente perchè la lingua italiana lo permette, perchè chi legge le nostre considerazioni e non è d'accordo ha la facoltà di smoccolare al plurale anzichè al singolare, e non è cosa da poco. Vorremmo iniziare questa prima fustigazione degli usi e dei costumi proprio con il Natale, sinonimo di melensa bontà e smielata falsità di approccio nei confronti dei nostri simili. Chi di voi, che ci sta leggendo in questo momento, non ha detto la fatidica frase ti auguro di cuore un sereno natale e un felice anno nuovo mentre in cuor suo incosciamente augurava le peggiori catastrofi morali e materiali?...Lo sapevamo, nessuno ha alzato la mano, ma noi abbiamo letto in profondità nei vostri occhi e abbiamo scoperto l'ipocrisia a tonnellate stipata nel vostro inconscio, l'invidia mal celata delle fortune del vicino di casa che ha acquistato la nuova fiammante automobile di marca e voi niente, ancora girate con la Duna (versione 70) con il portapacchi e con l'adesivo del Touring Club in bellavista. E tanto per non farvi mancare niente siete anche costretti a imbarcarvi la suocera, il gatto e il coniglietto che fanno tanto focolare domestico, e con vostra moglie che vi urla e vi rompe con le solite richieste assurde (inutile elencarle) siete costretti ad andare a casa dei parenti più odiati di sempre, che vi accoglieranno, tanto per cambiare, con i soliti stucchevoli convenevoli baci ed abbracci. E con il panettone in mano voi state proprio per sbottare e mandare a cagare tutto e tutti...ma ricordatevi: oggi è Natale, e se proprio volete mandare a quel paese qualcuno, aspettate Capodanno...Come si dice, anno nuovo...